Caldo record, rischi per chi lavora sotto il sole. Ordinanza vieta il lavoro nelle ore più calde

verde manutenzione giardinaggio

Con il caldo record di questi giorni aumentano i rischi per la salute dei lavoratori, soprattutto per quei lavori con mansioni faticose ed all’aperto, in pieno sole e con indumenti di protezione pesanti come ad esempio l’edilizia, i cantieri stradali, l’agricoltura e la manutenzione del verde, il comparto marittimo e balneare o i riders.

In Toscana, il gran caldo di questi giorni e le previsioni da bollino rosso hanno indotto il presidente della Regione Toscana ad emanare un’ordinanza contingibile ed urgente per vietare il lavoro nei settori agricolo e florovivaistico, in condizioni di esposizione prolungata al sole, in tutta la Toscana nelle ore più calde della giornata, dalle 12,30 alle 16.00. A motivare la decisione, valida a partire fino al 31 agosto, i rischi legati allo stress termico per il personale di questi settori e la necessità di prevenire conseguenze che possono essere anche gravi per la salute.

In particolare, il divieto lavorativo sarà valido nei giorni più a rischio, vale a dire quelli in cui segnalerà un livello di rischio “alto” la mappa di WORKLIMATE riferita a: “lavoratori esposti al sole” con “attività fisica intensa.

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ECCESSI DI CALORE: UNA GUIDA PER LE AZIENDE

Un supporto utile per le aziende è la guida pubblicata nel 2022 per la corretta gestione dei rischi collegati all’eccessivo caldo nei luoghi di lavoro: dai crampi alla dermatite da sudore, alla disidratazione fino al colpo di calore che può portare ad aritmie cardiache e all’innalzamento eccessivo della temperatura corporea oltre i 40 gradi. La Guida contiene inoltre indicazioni sulle misure organizzative idonee ad evitare tali patologie come formazione ed informazione su idratazione, abbigliamento adeguato, riorganizzazione dei turni, disponibilità di aree ombreggiate durante le pause.

La guida fa parte del progetto “Worklimate: strategie di intervento per contrastare lo stress termico ambientale in ambito occupazionale“, sviluppato assieme a Cnr-Ibe, con la partecipazione delle Aziende Usl Toscana Centro e Toscana Sud Est, del Dipartimento di epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio e del Consorzio LaMMA (Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale per lo sviluppo sostenibile).

Sempre a proposito dell’organizzazione lavorativa, la Regione Toscana raccomanda dal 2023 alle aziende la revisione dei turni di lavoro, quando possibile, riprogrammando ad esempio le attività prioritarie e da condursi all’aperto nei giorni con le più favorevoli condizioni meteo e pianificando invece le attività più impegnative dal punto di vista fisico nei momenti più freschi della giornata.

LA CASSA INTEGRAZIONE PER ECCESSO DI CALORE

l’INPS ricorda che riconosce la cassa integrazione ordinaria anche nei casi in cui il responsabile della sicurezza decide la sospensione delle lavorazioni in quanto ritiene sussistano rischi o pericoli per la sicurezza e la salute dei lavoratori dovute a temperature eccessive (superiori a 35 gradi). La CIG però può essere riconosciuta anche a temperature inferiori:  infatti, la valutazione dei rischi da calore inserita nel DVR e nel POS deve essere fatta prendendo a riferimento le temperature percepite, la tipologia di lavorazione in esecuzione e l’orario di lavoro (dalle 14 alle 17 è la fascia oraria più calda) oltre alle misure di prevenzione e protezione previste.