L’indagine Confesercenti su regali e turismo natalizio

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GROSSETO – In cosa saranno investite le tredicesime degli italiani? C’è chi le userà per gli ultimi regali e chi deciderà di utilizzarle per concedersi qualche giorno di vacanza sfruttando le festività natalizie.

Tra oggi e domenica circa tre persone su quattro andranno a caccia degli ultimi doni da mettere sotto l’albero. Si spenderà il 13% in più dello scorso anno. Purtroppo parte dell’aumento sarà inghiottito dagli aumenti: al netto dell’inflazione sui beni, l’incremento di spesa sul 2022 si riduce al +6%. È quanto emerge dal consueto sondaggio Ipsos della Confesercenti nazionale.

Per quanto riguarda gli acquisti, solo il 25% del campione intervistato ha terminato di fare regali. E c’è un 11% che non terminerà prima della vigilia. Un ritardo in alcuni casi dato dall’attesa delle tredicesime. Più del 12% del totale saranno destinati ai regali di Natale, mentre il 38% della tredicesima verrà usata per altri acquisti ed il restante 50% sarà assorbito da spese obbligate e risparmio.

In testa tra i desideri l’abbigliamento (51%), prodotti di profumeria, libri, giochi e giocattoli, accessori di moda, regali gastronomici, prodotti tecnologici e regali di gioielleria, arredamento e prodotti per la casa, calzature e videogiochi. Il 10%, invece, segnala l’intenzione di regalare un viaggio o una vacanza, un dato in ascesa rispetto al 7% dello scorso anno.

I negozi fisici tornano protagonisti, specie nell’ultima settimana quando si teme che il dono non arrivi in tempo. I negozi di nei centri commerciali, che raccolgono il 52% delle preferenze contro il 46% del Natale 2022. a sorpresa, si assiste ad una crescita della preferenza per i negozi di quartiere da parte degli italiani tra i 18 ed i 34 anni: la quota dei giovani che comprano qui passa dal 20 al 22%. Il 14%, invece, si rivolgerà ad un mercatino per comprare almeno uno dei regali da mettere sotto l’albero.

Per quanto riguarda i viaggi, queste festività vedranno la crescita dei turisti in città e borghi d’arte. A crescere saranno soprattutto gli stranieri (+2,7%). Prevarranno turisti svizzeri, spagnoli, statunitensi, francesi, polacchi e britannici. I mercati tendenzialmente stabili o in leggero aumento sono i tedeschi, gli austriaci, scandinavi, olandesi, belgi. Tra i mercati extraeuropei le segnalazioni di aumento più significative sono state registrate per le provenienze dalla Corea del Sud e Brasile.

È la previsione di Assoturismo Confesercenti per il Natale. Per le località rurali e di collina, marine e del termale si stima invece un calo rispettivamente del -1,9%, -5,7% e -6,4%. Pertanto questi flussi previsti sembrano penalizzare le destinazioni come la Maremma.

Dall’indagine emerge un andamento non uniforme tra le diverse aree del Paese. Indicazioni positive sono giunte dalle imprese del Centro (+1,5%) e del Nord Est (+1%). Risultati di stabilità, con un trend di miglioramento, sono attesi dagli imprenditori del Nord Ovest (-0,1%), mentre i numeri sono negativi per le regioni del Sud e delle Isole (-3,1%).

«Nonostante gli effetti negativi dell’inflazione e le conseguenze della difficile situazione internazionale – afferma Andrea Biondi, direttore provinciale di Confesercenti Grosseto -, il turismo in Italia dimostra la sua attrattività riuscendo a far segnare una crescita dei valori assoluti, dimostrando una straordinaria capacità di adattamento ai cambiamenti della domanda. Le città e i centri d’arte saranno i veri protagonisti di queste vacanze di Natale, soprattutto per i turisti stranieri, merito anche di una buona campagna di promozione all’estero, che manca al nostro territorio maremmano, come più volte sottolineato da Confesercenti, perché le tradizioni locali dei nostri borghi siano valorizzate e capaci di divenire attrattori, ma i nostri imprenditori del turismo rimangono fiduciosi sulle prenotazioni last-minute che potrebbero portare ad un miglioramento delle percentuali di occupazione dei posti letto».