Pagamenti con POS: come ottenere il credito d’imposta

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Tra le misure per la promozione dell’utilizzo della moneta elettronica, il Decreto fiscale 124/2019 convertito il legge 157/2019 prevede la possibilità del credito d’imposta 30 per cento sulle transazioni effettuate via POS dal 1 luglio 2020 in poi, per gli esercenti con ricavi non superiori a 400mila euro.

La norma è stata completata nel mese di aprile 2020 con due provvedimenti attuativi adottati da Banca d’Italia e Agenzia delle entrate.

Per beneficiare del credito d’imposta, gli esercenti devono accertarsi che i loro fornitori dei servizi di moneta elettronica provvedano ad inviare mensilmente all’Agenzia dell’entrate l’elenco delle transazioni effettuate e delle commissioni corrisposte. L’elenco dovrà essere inviato entro il giorno 20 del mese successivo a quello a cui l’elenco fa riferimento: per il mese di luglio 2020 ad esempio l’invio dovrà avvenire entro il 20 agosto. L’invio potrà avvenire tramite Pec o pubblicazione nell’on line banking dell’esercente.

Ogni esercente quindi è inviato a verificare in tempo utile che i propri fornitori dei POS siano predisposti per effettuare l’adempimento, che consentirà loro di usufruire del credito d’imposta.

Entro il 20 agosto gli esercenti riceveranno la prima comunicazione da parte del “soggetto convezionato ” , relativa al mese di luglio delle transazioni effettuate in tale periodo con il relativo prospetto descrittivo delle commissioni addebitate all’esercente .

Gli esercenti dovranno poi consegnare ai nostri ufficio (o al proprio commercialista) tali comunicazioni.

Il credito d’imposta sarà utilizzabile in compensazione mediante f24 dal mese successivo al sostenimento della spesa