Semplificazione nei controlli alle imprese: le novità

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Nella Gazzetta ufficiale n. 167 del 18 luglio è stato pubblicato il D.Lgs. 12 luglio 2024 n.103 riguardante la semplificazione dei controlli sulle attività economiche che entrerà in vigore dal prossimo 2 agosto.

Non rientrano nell’ambito di applicazione del decreto i controlli in materia fiscale.
Quali saranno le novità per le imprese:

• Il controllo deve essere collaborativo ed invece che mirato ad elevare sanzioni, deve guidare le imprese nello svolgimento corretto delle proprie attività.
• Nessuna impresa potrà subire contemporaneamente due o più controlli da parte di organi di vigilanza, a meno che le rispettive amministrazioni non si accordino preventivamente per un’ispezione congiunta.
• L’ Articolo 3 introduce, su base volontaria, un sistema di identificazione del rischio, che produce il rilascio di una certificazione di “basso rischio”. In questo modo l’impresa si garantisce il diritto di essere sottoposta a controlli con un intervallo non inferiore a un anno. Il sistema dei controlli darà dunque particolare attenzione agli ambiti in cui il rischio è più alto.  E’ previsto che l’UNI elabori norme tecniche o prassi di riferimento idonee a definire un livello di rischio basso al quale è associabile il Report certificativo. Le prassi dovranno poi essere approvate dal Ministero delle imprese e del made in Italy, sentite le amministrazioni interessate con decreti che dovranno individuare gli elementi essenziali e il periodo di validità del Report certificativo.  Si tratta sicuramente di una lodevole idea ma con costi troppo alti per le piccole aziende che potrebbero non permetterselo.
• Censimento dei controlli da parte del Dipartimento per la Funzione pubblica per evitare le duplicazioni e le sovrapposizioni, in modo da poter determinare i controlli che possono essere eliminati, sospesi, programmati o rafforzati.
• Violazioni sanabili e casi di non punibilità per errore scusabile, Il decreto, per le violazioni sanabili e i casi di non punibilità per errore scusabile, introduce l’istituto della diffida, così da permettere agli imprenditori in buona fede di sanare le proprie posizioni e tornare nel pieno rispetto delle regole senza incorrere in sanzioni. In caso la diffida non sia ottemperata dall’operatore invece le sanzioni si aggraverebbero. Fanno eccezione le infrazioni riguardanti obblighi o adempimenti che riguardano la tutela della salute, la sicurezza e l’incolumità pubblica e la sicurezza sui luoghi di lavoro, e salvo che il fatto costituisca reato.
• Meccanismi di dialogo e collaborazione, Il decreto prevede meccanismi di dialogo e collaborazione, che contemplano, nel caso in cui vi siano condizioni di obiettiva incertezza sulla corretta interpretazione delle norme o gravi e ripetute difformità applicative relativamente ad obblighi o adempimenti oggetto dei controlli, l’impiego dell’istituto dell’interpello da parte delle associazioni nazionali di categoria. Le risposte fornite dalle amministrazioni centrali sono pubblicate nella sottosezione «Controlli sulle imprese» della sezione «Amministrazione trasparente» del sito istituzionale e costituiscono criteri interpretativi di carattere generale.

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